Vermouth artigianale: Elia Calò ed il Vermouth Mita

Parliamo di Vermouth artigianale The Spiritual Machine fornisce tutto il supporto necessario volto ad accompagnarti nel percorso per creare il tuo Vermouth artigianale. È sempre più ricorrente, tra appassionati e professionisti del settore, il desiderio di creare il proprio Vermouth artigianale. Ogni fase della sua lavorazione, dalla ricetta al packaging fanno parte di un’esperienza unica, ma che richiede conoscenze approfondite e strumenti adeguati. Ogni Vermouth racconta una storia fatta di sapori, profumi e ricordi e noi desideriamo esserne i narratori. La nascita del Vermouth Mita con Elia Calò: un vermouth artigianale Vermouth Mita Tra le numerose creazioni che hanno preso forma nei nostri uffici e laboratori, siamo orgogliosi di presentarne una in particolare: il Vermouth Mita. Il suo ideatore, Elia Calò, descrive la nascita di questo progetto a partire da un desiderio: far ritornare il Vermouth in Salento. Appassionato da sempre di botanicals e professionista nel settore della ristorazione, ha deciso di legare la tradizione al territorio approfondendo lo studio del mondo delle erbe spontanee salentine e quello delle piante aromatiche. La materia prima da cui partire? Certamente il buon vino pugliese! Da questi presupposti nasce il Vermouth Mita. Dopo l’ideazione sono seguite numerose prove di ricetta che hanno coinvolto diversi professionisti, fino alla nascita di un prodotto di altissima qualità, frutto dell’intesa creatasi tra Piemonte e Salento. Selezione delle firme botaniche per creare il tuo Vermouth artigianale Una volta individuate le caratteristiche organolettiche base del Vermouth, sono state individuate le firme botaniche principali, rendendo così effettivo il richiamo al territorio pugliese. Il Vermouth Mita è caratterizzato da una miscela di oltre 60 spezie ed erbe, tra cui spiccano Elicriso, Santoreggia ed Ulivo. Il vino utilizzato è invece un vino bianco Verdeca salentino. Così, fiori, spezie ed agrumi bilanciati in maniera equilibrata , concorrono a far rivivere la tradizione del “rituale del buon padrone di casa”, immaginando di attribuire nuovamente al Vermouth quel carattere di ospitalità e condivisione da sempre sue prerogativa. Etichetta e Packaging: fasi fondamentali per creare il tuo Vermouth artigianale Non è tuttavia solo la ricetta ad attirare l’attenzione di potenziali clienti e curiosi, ma anche nome e packaging del prodotto. L’etichetta deve poter suggerire al consumatore l’esperienza che lo attende una volta gustato ciò che sta all’interno della bottiglia: come per un libro, l’etichetta è la copertina della storia che si andrà a narrare. Così, Vermouth Mita, decide di omaggiare il bisnonno di Elia Calò suo ideatore, amante della campagna e conosciuto da tutti con il soprannome appunto di “Mita” (che, in dialetto, significa gazza ladra). Anche la grafica, legata alla tradizione ed alla storia, rappresenta a pieno l’essenza di questo Vermouth. Dar vita alle proprie idee e desideri è un processo senz’altro emozionante, ma ricco di dettagli tecnici e legali a cui prestare la massima attenzione, per questo attraverso la guida di esperti e professionisti del settore può diventare un percorso non solo possibile, ma anche all’insegna della crescita personale e professionale. The Spiritual Machine è il posto giusto dove raccontare la tua storia. Attraverso la creazione del tuo prodotto, che sia un Vermouth, un amaro, un Gin o un New Spirits. The Spiritual Machine ti accompagnerà in tutto il tuo percorso dalla ricetta al packaging!
Nuovi Trend 2021: Low&No e Mocktails

I nuovi Trend del 2021: i Mocktails ed i Low&No Bere senza alcool si può? Si, se bevi un Mocktails o un Low&No La tendenza dei “Mocktails” ed i “Low&No” (ovvero a basso contenuto o assenza totale di alcool) è infatti in continua crescita. Suscita grande interesse anche da parte di Mixologist e Bartender di tutto il mondo. La percezione di questo nuovo trend è variata nel corso degli ultimi anni. Emergono aspetti positivi che hanno contribuito a sovrastare lo scetticismo tipico di chi si imbatte in cocktail o bevande analcolici. Molto spesso infatti, vengono ritenuti poveri di gusto e di carattere (come sottolinea il prefisso inglese “Mock” che suggerisce un carattere di finzione ed emulazione). Ma quali sono i fattori che hanno contribuito a far crescere in modo esponenziale questa tendenza? Per approfondire questo tema interessante ed in crescita continua abbiamo partecipato a “Lo&No Beverage Summit” USA e Europe. In questa occasione abbiamo avuto la preziosa occasione di interagire con produttori ed esperti di spiriti analcolici o a basso contenuto di alcol, tra i quali il CEO di IWSR. Australia, Nuova Zelanda, Europa occidentale e Nord America sono solo alcuni dei mercati in cui la forza dei Low&No è sempre più evidente. Sono molteplici i motivi di tale successo: uno dei fattori risulta sicuramente la tendenza a porre maggiore attenzione all’aspetto della propria salute. La maggior parte di noi ad oggi controlla e seleziona con cura cosa mangiare e cosa bere. Quale impatto ha avuto il Covid -19 nel settore del beverage? Non è da sottovalutare poi l’impatto che il Covid-19 ha avuto sulle nostre vite, abitudini e quotidianità. Sottolinea Brandy Rand – COO Americas di IWSR, società che si occupa di raccogliere ed analizzare dati sui trend del mercato degli alcolici e settore beverage. La pandemia ha influito, inoltre, sull’aspetto della socialità. Risulta essere una delle abitudini alla base del consumo di alcol e drink in generale, spostando tra le mura di casa e online il centro principale di reperimento di informazioni, ricette ed acquisto di materie prime. Oltre ad una maggiore facilità nel procurarsi gli elementi necessari per la composizione dei Mocktails e dei Low&No risulta inoltre importante l’aspetto della cura nella scelta degli ingredienti base. L’assenza di sostanze alcoliche non comporta mancanza di gusto come molti possono pensare. Al contrario, aumenta sempre di più la cura nella selezione e nell’accostamento delle componenti base della ricetta aumenta sempre di più. È proprio per questo motivo che mixologist e bartender di tutto il mondo vedono il mondo dei Mocktails come una sfida alla ricerca del gusto e non con circospezione. Quali ingredienti utilizzare per realizzare un Mocktail o un Low&No? L’utilizzo di bitter anziché di spirits e l’aggiunta di ingredienti naturali ed in minore quantità concorrono a creare bevande uniche e dal forte carattere inclusivo. Si da sempre di più la possibilità anche a coloro che non possono assumere sostanze alcoliche per motivi di salute, religione, professione (ad esempio atleti) o cultura di entrare a far parte del mondo del beverage. I Mocktails ed i Low&No incidono non solo sul fattore del benessere, ma anche e soprattutto sociale. Quest’ultimo fattore è volto a favorire un atteggiamento più responsabile e consapevole, basti pensare al grave problema delle dipendenze o della guida in stato di ebbrezza. Il fascino dei mocktails e del Low&No vanta più di 67 milioni di conversazioni sui social negli ultimi due anni. E’ importante tenere a mente i motivi di tale successo che The Spiritual Machine supporta e promuove credendo fortemente nella filosofia del “drink less, drink better”. Una scelta più accurata che privilegi la qualità e non la quantità. Questa crediamo essere la strada da percorrere per costruire un’esperienza che sia memorabile e positiva sotto ogni punto di vista.